Una settimana a Castellammare del Golfo

Avete una settimana di vacanza? Ecco come sfruttarla al meglio

Primo giorno

Domenica: Scopello Guidaloca e lo Zingaro

In questa giornata vi consigliamo di rimanere introno a Castellamare, in genere la domenica c’è un maggiore movimento di turisti e quindi rimanere nella zona vi farà risparmiare tempo e fatica. Quello che vi consigliamo di fare oggi è di godere del mare limpido, pertanto potrete recarvi prima alla Riserva Naturale dello Zingaro.
Lo Zingaro è una riserva naturale che si estende per circa 7 Kilometri è una zona totalmente incontaminata che si affaccia sul golfo di Castellamare con una catena di montagne e una serie di calette e suggestive a strapiombo sul mare. Il percorso naturalistico che parte a Scopello, arriva fino a San Vito Lo Capo e si percorre unicamente a piedi.
Flora e Fauna sono lo spettacolo di questo luogo dove una grande ricchezza di piante rare ed endemiche si trovano in nicchie ecologiche, tane pure di una diversità faunistica non riscontrabile in altri luoghi della Sicilia. Allo Zingaro nidificano oltre 39 specie di uccelli soprattutto rapaci: il falco pellegrino, il gheppio e la poiana.
Anche da un punto di vista archeologico il luogo è di interesse per la presenza nella grotta dell’Uzzo di tracce dei primi insediamenti preistorici della Sicilia.
La riserva è organizzata magnificamente dal punto di vista della fruizione di sentieri, segnaletica, punti acqua, rifugi, aree attrezzate, musei e parcheggio.
Al ritorno della vostra intensa passeggiata, in cui vi raccomandiamo di proteggervi dal sole, vi consigliamo di recarvi alla Tonnara e all’antico borgo di Scopello ( dal greco skopelos, rupe). Il borgo sembra che sorga sul sito dell’antica Cetaria così chiamata per l’abbondanza di tonni esistenti nel suo mare, infatti troverete lì l’antica tonnara che gli Arabi ristrutturarono dopo che fu distrutta unitamente all’antica città di Cetaria. Negli anni la tonnara passò dalle mani di diversi possessori. Oggi la tonnara è in disarmo ma il baglio, le abitazioni e i magazzini sono rimasti efficienti.
Nel cuore del borgo, più in alto rispetto alla tonnara troverete un magnifico baglio con negozi di artigianato, bar e ristoranti dove vi consigliamo di consumare la vostra cena.

Secondo giorno

Lunedì: spiaggia di sabbia ed Erice

In questa giornata è quasi obbligatorio scoprire la spiaggia, il mare e la sabbia di Castellamare. La Playa si trova a pochi minuti da casa e si estende in un lungomare che propone lidi attrezzati o spiaggia libera, qui potrete tuffarvi nelle acque limpide e calde del nostro mare e provare sensazioni di benessere e libertà. Dopo una bella nuotata è quasi necessario esporsi al sole, con i dovuti accorgimenti, per avere una bella abbronzatura dorata. Potrete,pranzare in uno dei ristoranti che lì troverete o tornare a casa in ogni modo dopo un breve riposino dovrete essere pronti a scoprire un altro gioiello li vicino a voi: Erice.
Vi consigliamo di percorrere l’Autostrada A29 direzione Trapani e in mezz’ora sarete a Trapani, dirigetevi alla funivia e da lì raggiungerete Erice in pochi minuti godendo di uno spettacolo unico. Potrete osservare dall’altro non solo la città di Trapani ma apprezzerete soprattutto la visione delle sue saline.
Giunti ad Erice farete una piacevole passeggiata nel centro cittadino, le stradine acciottolate e strette, le piccole piazzette, i cortili fioriti,fanno da sfondo al ricco artigianato locale fatto di ceramica, tappeti, e dolci. Per visitare Erice indossate scarpe comode e portate un maglioncino di cotone, una felpa, qualcosa per ripararvi dall’aria fresca che certamente troverete in serata.
Le origini della città sono antichissime e misteriose avvolte nella legenda. Sarebbe stato Erice, figlio di Venere e Bute, re degli Elimi a fondarla in epoca lontanissima. Sulla vetta fu edificato dapprima un tempio dedicato alla dea della fecondità: Astarte per i Fenici, Afrodite per i Greci, Venere per i Romani. Poi fu edificata una fortezza contesa da Fenici, Greci, Cartaginesi e Romani. La città che conosciamo oggi invece è eredità araba.
Le Mura di cinta, di epoca fenicia, furono edificate nella viva pietra della montagna confondendosi con essa rendendo così l’acropoli inespugnabile. La Chiesa Madre fu edificata per volere di Federico d’Aragona, il Castello di Venere fu reso inespugnabile dai Normanni, intorno al castello si estendono i giardini del Balio magnifici per la varietà delle piante coltivate, le Torri medievali e la Torretta furono edificate dal conte Pepoli. Nel Palazzo Municipale in piazza Umberto I ha sede la biblioteca e il Museo che custodisce un gruppo marmoreo del Gagini raffigurante l’Annunciazione e una testa di Afrodite in marmo del IV sec. A.C.

Terzo giorno

Martedì: Trapani e le saline

Oggi la giornata potrebbe essere dedicata alla città di Trapani e alla conoscenza della sua storia. Le sue origini si fanno risalire ai Sicani, la città acquistò importanza solo nel 260 a. C. quando Amilcare la conquistò. Durante la dominazione romana perdette il suo splendore, l’unico avvenimento di rilievo fu l’arrivo degli Ebrei che qui costruirono una grande comunità israelita. Nel 1200 la città rifiorì con Ferdinando d’Aragona e così riprese intensamente l’attività commerciale del corallo, del sale, del tonno. La città poi divenne base d’appoggio delle navi dei Crociati che si recavano in Terrasanta, l’apice della sua potenza si ebbe con Carlo V .
Da visitare il Santuario dell’Annunziata eretto tra il 1315 ed il 1332 nel cui altare si trova la magnifica Madonna con Bambino, la Cattedrale, eretta nel 1635 di epoca barocca, il Museo Nazionale Pepoli che conserva reperti fenici, greci e romani.
Percorrere il centro cittadino attraverso la via Fardella vi permetterà di fare acquisti e ammirare questa lunga via piena di negozi e locali, la via Garibaldi invece, interamente pedonale, vi sorprenderà per i suoi palazzi e chiese settecentesche. Anche qui potrete trovare dei bar tipici molto belli e vitali soprattutto per l’aperitivo intorno alle ore 19.
Gustare poi una granita al caffè e panna con brioche appena sfornata alla Pasticceria Colicchia risveglierà il vostro palato, questa è la migliore granita di Trapani.
Andare poi a visitare le Saline sarà la giusta conclusione della giornata. Esse appaiono come una scacchiera dai diversi colori del rosso: porpora, rubino,vermiglio, carmino, amaranto; queste sfumature del rosso sono prodotte dal calore del sole che si rifrange sul sale. Passeggiare sulle piccole sponde è molto suggestivo mentre osserverete i vecchi mulini a vento che li si trovano. Ancora oggi si svolge l’attività salinifera che un museo, li esistente, testimonia che le sue modalità di lavorazione sono rimaste immutate nel tempo. Mangiate presso uno dei ristoranti che si trovano lungo le saline, gusterete pesce fresco in un contesto unico.

Quarto giorno

Mercoledì: Palermo tra storia, arte e cibo

Sicuramente una magnifica giornata di sole vi accoglierà a Palermo e renderà piacevole questo giro turistico che vi proponiamo.
Seguite il nostro itinerario consigliato che potete leggere qui.
Inoltre vi consigliamo la lettura del libro di Pierfrancesco Palazzotto “Giacomo Serpotta: gli oratori di Palermo“, Kalos editore, perché oltre a fornire una galleria fotografica il testo fornisce una mappatura completa dei tempietti tra il Barocco e il Roccocò e degli spazi sacri riplasmati dall’artista .
Per la gioia del palato ecco invece uno dei locali dove potrete gustare prelibati dolci o mangiare ottime arancine: la Cubana ( via Pitrè n 141).

Quinto giorno

Giovedì: Marsala, Mozia e le sue saline

Visitare Marsala potrebbe essere un buon inizio del vostro quinto giorno di vacanza. L’ origine di Marsala si fa risalire al 397 a.C. quando i Fenici abitanti di Mozia sconfitti dai Siracusani si rifugiarono nel promontorio Lilibeo divenendo così il più forte baluardo fenicio della Sicilia. Nel 241 i Romani se ne impadronirono divenendo così il porto più importante dell’isola.
Rimase così per tutto il medioevo finché nel XVI secolo Carlo V la dominò. Il suo nome è legato alla storia di Italia per lo sbarco di Garibaldi nell’isola che poi avrebbe dovuto portare all’unificazione del Regno d’Italia. E’ anche famosa per la produzione del liquore che dalla città prende il nome.
Da visitare: il Duomo costruito in epoca normanna che custodisce 8 magnifici arazzi di epoca fiamminga, i Bagni termali risalenti al III e IV secolo d.C., il Museo Archeologico che conserva la Nave Punica. Dopo la visita a questa splendida città, vi potrete spostare a Mozia, città fondata nell’VIII secolo a.C. su un’isoletta dello Stagnone. Nel 397 a.C. Mozia fu distrutta e da allora rimase disabitata. Grazie all’acquisto da parte di Giuseppe Witaker, che si innamorò del luogo e che effettuò scavi archeologici ebbe il riconoscimento della sua nascita fenicia per i reperti lì trovati, conserva ancora oggi il fascino ottocentesco poiché le teche dove sono custoditi i reperti sono ancora oggi illustrati da cartelli scritti a mano in quel tempo. Vi consigliamo di assistere al tramonto sulle saline mangiando da MammaCaura.

Sesto giorno

Venerdì: San Vito Lo Capo

Non potete trascurare di vedere questa cittadina sul mare. Facilmente raggiungibile da Castellammare, San Vito è la località balneare più famosa della costa trapanese. La sensazione giungendo sul posto è di essere arrivati in un paese arabo per il riflesso accecante delle case bianche sotto un sole che si staglia in un cielo azzurro da sembrare dipinto sul mare. Gustate il caldo freddo (un gelato tipico) e l’ottimo cous cous di pesce di ‘Gna Sara

Settimo giorno

Sabato: la partenza

Siamo giunti alla fine della settimana, vi ricordiamo che l’appartamento va lasciato libero entro le ore 10 per consentire la pulizia ed essere pronti ad accogliere nuovi ospiti.
Ci auguriamo che questa settimana sia trascorsa piacevolmente, alla scoperta di luoghi, sapori e odori. Siamo stati ben lieti di avervi ospitato e di avere semplificato ed esaudito con i nostri consigli i vostri desideri, ci auguriamo che porterete nel vostro cuore questa settimana trascorsa in Sicilia e se una volta giunti a casa vostra la nostalgia di questi luoghi si farà sentire, in noi siamo sempre qua pronti ad ospitarvi nuovamente.